È da parecchio tempo che non scrivo della borsa italiana, sembra proprio necessario un aggiornamento della situazione.
Nel 2015 pensavo che il destino ribassista degli indici italiani fosse segnato e che il mercato sarebbe sceso fino hai livelli minimi del 2010: la realtà mi ha dato torto e la cosa in conclusione non mi dispiace più di tanto, significa in fondo vivere in un paese che ha ancora un minimo di credibilità finanziaria e che non tutti scappano verso nuovi mercati.
Ma vediamo un po' cosa è successo dal punto di vista tecnico. Il grafico che ho preso in esame è quello dell'indice COMIT che era caratterizzato per avere un'evolvente parabolica di resistenza di lungo periodo che univa i principali massimi e che alla fine del 2016 è stata violata al rialzo. Il 2017 è iniziato con un piccolo pull back rialzista proprio a questa evolvente parabolica che ha confermato la bontà del segnale.
Il movimento del grafico in corso è inserito all'interno di un canale parabolico pluriennale che suggerisce quali possono essere gli sviluppi del mercato nei prossimi anni. E' certamente un segnale positivo ma di sicuro non assisteremo a proiezioni paraboliche eccezionali, al massimo si tornerà entro il 2022 al livello del precedente doppio massimo del 2001-2008 a 2200 punti.
Il cammino rialzista non sarà esente da ostacoli, primo fra tutti il massimo del 2015 che potrebbe respingere presto il rialzo in corso e rallentare così la crescita del 2017.
Quindi se avete titoli azionari italiani in portafoglio e sono in sofferenza questo non è certamente il mommento adatto per liberarvene.
Io preferisco non aprire posizioni.
Buon trading a tutti.