Ucraina – il fattore X

zelensky

Volodymyr Oleksandrovyč Zelens'kyj, dal 20 maggio 2019 Presidente dell'Ucraina, da tutti conosciuto come Zelenskyy è il fattore X, l'incognita che Putin ha sottovalutato e che lo sta costringendo ad inviare ulteriori decine di migliaia di soldati.

È chiaro che nessuno avrebbe scommesso un rublo che un ex attore comico, catapultato in politica, potesse rivelarsi essere un vero Presidente.

Certamente non lo immaginava Putin che cresciuto a pane e KGB guarda tutti quelli non conformi col disprezzo di chi pensa di essere l'unico vero eroe cazzuto in circolazione.

Anche gli americani si sono dovuti ricredere su Zelenskyy che all'offerta di supporto alla fuga ha risposto: "non mi serve un passaggio, mi servono munizioni!". Ed è questa frase che ha scosso gli animi e più di un grido di guerra ha ricompattato le fila della resistenza.

L'esercito ucraino anziché arrendersi ai primi spari ha iniziato a resistere sorprendendo l'invasore che credendo di poter avanzare rapido senza ostacoli ora si trova a dover riprogrammare l'invasione.

E così l'idea di Putin di dimostrare che l'Ucraina è governata da un fantoccio elevato a presidente ex pagliaccio si è rivelata un boomerang.

Si perché a differenza delle precedenti campagne belliche in area ex Unione Sovietica che si sono consumate con una buona dose di silenzio dei media occidentali questa coinvolge un paese troppo legato all'Europa.

È un legame che è emerso forte dopo il disastro di Chernobyl che ha acceso un faro sulla tragedia vissuta dalla popolazione. Tante famiglie italiane, ma non solo italiane, hanno accolto temporaneamente bambini malati inviati terapeuticamente lontano dal proprio paese, creando così forti legami tra le famiglie.

Il nostro paese con la popolazione anagraficamente fra le più anziane al mondo è alla continua ricerca di badanti. Ed è proprio l'Ucraina il paese che ha soddisfatto di più questa domanda di particolarissima manodopera facendo così avvicinare empaticamente gli abitanti di un paese che si stava prendendo cura dei nostri anziani.

Ora tutti sanno che se non si faranno sforzi diplomatici enormi non si uscirà da una situazione sempre più complicata in rapida evoluzione.

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