Siamo un paese allo sbando. Non si sono ancora tenuti i funerali delle prime vittime recuperate dalle macerie del ponte di Genova, siamo in piena emergenza sfollati e dobbiamo assistere al teatrino della politica che ha come priorità la ricerca dei responsabili della strage.
Dovrebbe esserci una scaletta dettata dal buon senso: prima si concentrano le energie per la soluzione dell'emergenza e poi si ricercano i responsabili. Fatto ciò e solo dopo attenta ponderazione si prendendo i provvedimenti che devono essere i più duri e rigorosi possibile.
Dispiace doverlo constatare per l'importante carica istituzionale ricoperta ma la richiesta di revoca della concessione ad Autostrade da parte di Di Maio senza conoscere le clausole contrattuali lo ha posto per la seconda volta in una condizione di imbarazzo. La prima volta riguardava la proposta di l'impeachment contro il Presidente della Repubblica Mattarella quando non gradì il nome di Paolo Savona come ministro dell'economia. Anche in quell'occasione Di Maio diede fiato alla bocca senza prima collegare la lingua al cervello. Poi qualcuno gli spiegó che quella cosa li non era fattibile e che era meglio andare da Mattarella a farsi dare l'incarico, magari facendo finta di niente "Dai Sergio non ti incazzare, stavo scherzando".
Anche io ritengo doveroso rivedere le concessioni iniziando dal togliere il segreto di stato dai documenti e mettendo tutto on line. Non ora però, c'è tempo per questo.
La magistratura dovrà indagare a fondo e fra le altre cose scoprire se la dirigenza di Autostrade sapeva che il ponte era diventato pericoloso. Non saperlo è incuria ma saperlo e non prendere la decisione di chiuderlo preventivamente è molto peggio.
A mio parere qualcuno sapeva ed ha iniziato nei mesi scorsi a liberarsi massicciamente dei titolo. Provo a spiegarmi con qualche grafico raccontandovi come sono poi arrivato alla decisione a fine giugno di vendere i titoli.
Ero convinto che Atlantia fosse una società con un enorme potenziale rialzista. Il grafico sotto mostra come la sua progressione rialzista aveva preso una forma parabolica ed era pronta a rimbalzare verso nuovi massimi storici.
Ho incassato anche i dividendi. Poi però è arrivato un segnale strano, sul grafico è apparsa una violazione dell'evolvente parabolica di supporto che non mi aspettavo, niente di eclatante ma che non mi consentiva di avere un quadro chiaro della situazione. La classica nota stonata, ed io quando non capisco chiudo la posizione (questa volta in perdita purtroppo). Nel grafico sotto ho evidenziato la violazione con un cerchietto rosso
il rimbalzo da 24 a 25 euro mi ha anche fatto sperare in un mio errore di valutazione ma poi un ulteriore indebolimento mi ha confermato che stava succedendo qualcosa di anomalo. Oggi guardando il grafico settimanale con il movimento post crollo è possibile riconoscere un classico pull back ribassista. Ecco perché ho intitolato il post così, qualcuno sapeva e vendeva.