S&P 500 è record. E ora?

una finanza con il turbo che non corrisponde all'economia reale non presagisce niente di buono per gli investitori

A febbraio l'indice S&P 500 ha fatto registrare il record storico. Poi è arrivato un virus che oltre alle borse ha mandato in tilt i sistemi sanitari di diversi paesi che sono dovuti correre ai ripari chiudendo tutto e decretando il lockdown.

La paura di perdere i profitti fin li maturati e una situazione fuori controllo hanno alimentato un flusso di vendite imponente. Il crollo dei mercato ha riportato gli indici ai valori del 2016

Poi però i mercati si sono ripresi e dopo i rimbalzi sono arrivati i record prima dell''indice NASDAQ e poi anche dello S&P 500. E dire che il Covid-19 aveva causato a febbraio il maggiore crollo delle borse dal 2008.

Evidentemente la finanza se ne sbatte dei pericoli pandemici e tira dritto per la sua strada incurante delle paure per un futuro incerto. Evidentemente l'ottimismo la fa da padrone.

Ma una finanza con il turbo che non corrisponde all'economia reale non presagisce niente di buono per gli investitori. Quando il campo di battaglia è questo c'è spazio solo per gli speculatori che stanno pompando un rialzo consapevoli che più salgono i mercati più grosso sarà il botto quando verranno giù.

Si perché verranno giù, ormai quasi ci siamo, i grafici mensili che ho realizzato vedono una resistenza fondamentale a 3500-3600 punti che credo sia praticamente impossibile da violare.

Ma quanto potrebbero scendere i mercati? E quanto durerebbe la discesa?

Le ipotesi sono due: a) si scende dritti sino al fondo del canale parabolico a 2500 con ombre lunghe fino a 2400; b) si scende fino ad un livello intermedio a 2900.

La differenza la potrebbe giocare lo stato d'avanzamento dei lavori sui vaccini che se supportati da notizie serie provenienti dal mondo scientifico e non da quello politico ridarebbero fiducia al mercato rallentando il crollo.

Togliamoci dalla testa di rivedere i mercati risalire prima dell'elezione del presidente USA, quindi novembre.

E poi? I dati di cui disponiamo oggi ci portano ad ipotizzare un fine ciclo a cavallo tra il 2023 e il 2024 a 4000 punti. Prendete nota.

Vedremo, è presto per dirlo, ora concentriamoci sul riallineamento del mercato con il mondo reale e sul probabile ritracciamento del mercato.

Pronti per la discesa?

Buon trading a tutti.

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