MOEX – indice russo in caduta verticale

Per ora tutto procede secondo i piani dello Zar che nelle sue interviste aveva esternato le sue intenzioni. Non è stato ascoltato o creduto.

putin

A seguito dell'invasione dell'Ucraina la borsa di Mosca è crollata di oltre il 45%. Non poteva essere diversamente, i mercati bocciano sempre situazioni di tensione in generale figuriamoci nel caso di un'operazione bellica nel pieno dell'Europa.

Visto che non è assolutamente ipotizzabile un'azione di supporto militare a favore dell'Ucraina l'unica iniziativa che il mondo occidentale può prendere sono le cosiddette sanzioni che certamente non spaventano Putin. Lo strappo dei prezzi del gas e del greggio gli farà guadagnare più capitali di quanto potrà perderne con l'unico risultato che le sanzioni alla fine le pagheranno quei paesi come l'Italia e la Germania che hanno un forte scambio commerciale con la Russia di greggio e gas.

Torniamo alla borsa e al suo crollo. Ma veramente interessa qualcosa a Putin che il titolo Gazprom crolli tornando ai valori del 2017? Doveva forse venderli?

Se il programma di guerra lampo dovesse realizzarsi avremmo uno scenario nel quale Putin uscirebbe rafforzato con la possibilità di negoziare le sanzioni ed addirittura arrivare ad alzare la posta mettendo sul piatto l'apertura di Nord Stream 2.

Vedremo, la situazione è in rapida evoluzione e fare oggi previsioni è un azzardo.

Il grafico sotto è quello dell'indice della borsa di Mosca i cui valori sono scesi in corrispondenza dei supporti dinamici, tutto lascia pensare che questo maxi storno apra la strada ad un nuovo corso rialzista. Vedremo.

MOEX grafico weekly
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