Oggi parliamo di futuro, di un mondo senza petrolio. Fino al 2015 anche solo pensare ad un mondo senza petrolio più che un futuro lontanissimo ed irraggiungibile pareva proprio fantascienza. Poi il rapido evolversi del mercato automobilistico nel 2016 ha lasciato intravedere alcune crepe nel sistema auto/petrolio.
Fino ad allora il mercato automobilistico sembrava destinato a svilupparsi lentamente su canali tradizionali rispettando l'eterna alleanza non scritta con i petrolieri. Poi il 31 marzo del 2016 Elon Musk CEO e maggiore azionista di Tesla ha presentato la Model 3 (qui il video integrale della presentazione), dal costo compreso tra i 35 e i 40.000 dollari, progettata e costruita per andare ad insidiare le quote di mercato del cosiddetto segmento "c" dove per anni indisturbate BMW con la serie 3 e Mercedes con la classe C appunto, hanno fatto il bello e il cattivo tempo.
Per dare l'idea del fenomeno Tesla pensate che il giorno della presentazione gli ordinativi hanno raggiunto le 130.000 unità. Il veicolo può essere ordinato effettuando ad un bonifico di 1000 dollari, quindi Musk mentre parlava stava incassando 130 milioni di dollari senza ancora aver prodotto un solo esemplare destinato alla vendita. Nei tre giorni successivi alla presentazione gli ordinativi raggiunsero le 500.000 unità facendo lievitare la raccolta di liquidità della Tesla Motors a mezzo miliardo di dollari. E' stato un così vasto successo che i manager Tesla hanno dovuto rivedere tutti i piani produttivi.
Dal punto di vista finanziario l'operazione non ha precedenti, per poter raccogliere tanto denaro qualsiasi produttore in passato ha dovuto procedere con complessi aumenti di capitale, ma a Elon Musk è bastato presentare un nuovo modello.
Oggi i giornali hanno riportato la notizia che la Gigafactory, l'immensa fabbrica voluta da Musk nel deserto che quando sarà ultimata darà lavoro a 6000 persone, ha iniziato la produzione di batterie al litio per le vetture Tesla. Elon Musk e il partner Panasonic ne avevano annunciato la costruzione quattro anni fa e ora la fabbrica è finalmente attiva anche se solo parzialmente. A regime dovrà sfornare batterie a sufficienza per tutta la produzione Tesla che dovrebbe attestarsi solo per la model 3 a 500.000 vetture l'anno.
Ma con tutta questa carne al fuoco il titolo in borsa come si sta comportando?
Tesla è una vera e propria miniera d'oro, il titolo nel 2013 valeva poco più di 30 dollari ed oggi è a 228 dollari con un incremento di oltre il 700% in tre anni. I prezzi tra i 180 e i 200 dollari reagiscono al rialzo con una forza che lascia pensare vi sia notevole interesse da parte degli investitori sul titolo. Graficamente i movimenti degli ultimi due anni hanno creato le basi per lo sviluppo all'interno di un canale orientato positivamente che potrebbe proiettare il titolo nei prossimi due anni in area 500 dollari.
Non so cosa farete voi mai io oltre a comprare un po' di Tesla faccio pure il tifo per lei.