A2A: cosa bolle in pentola?

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Come già sanno quelli che da un po' mi leggono sono sempre alla ricerca di titoli che hanno mostrato recentemente segni di interruzione di trend primari, cioè di titoli che dopo un lungo periodo di calo o di crescita hanno raggiunto un minimo o un massimo storico e che si apprestano a ricominciare un nuovo movimento di considerevoli dimensioni.

A2A è fra questi, il suo ciclo ribassista si è esteso dai 7,932 del 13/03/2000, massimo storico assoluto, al minimo di sempre a 0,2861 del 25/07/2012.

L'affossamento definitivo dei prezzi è iniziato nel luglio 2011 con il disastro di Fukushima che ha coinvolto tutto il comparto del nucleare. E solo quando è trapelato che i progetti sul nucleare se non abbandonati erano stati quantomeno temporaneamente accantonati gli investitori hanno iniziato a comprare i titoli.

Da quel momento la crescita è stata regolare, il titolo ha guadagnato oltre il 200% triplicando il proprio valore. Ora che è arrivato a ridosso della resistenza di 1 euro negli investitori si sta insinuando il dubbio che forse i prezzi hanno corso troppo ed è arrivato il momento di vendere. Da qui la fase orizzontale che perdura da ottobre.

Ho disegnato sul primo grafico delle frecce rosse per rappresentare le forze che si contrappongono: resistenza a 1 euro e supporto rialzista dell'evolvente parabolica. La violazione di una di queste due darà il segnale che qualcosa è cambiato. In caso di violazione della resistenza con conseguente rialzo ci sarà in ritorno d'interesse da parte degli investitori viceversa la rottura del supporto determinerà un'ulteriore fase ribassista.

Io mi schiero fra i rialzisti e mi spingo a fare previsioni di lungo termine. Nel secondo grafico usando le tecniche di Gann e le evolventi paraboliche ho inserito un obiettivo a 150 settimane a 3,20 euro. Staremo a vedere.

In attesa del segnale per entrare sul titolo, buon trading.

 

grafico A2A
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